STUDIO LEGALE
Avvocato
Francesco Chinellato

Diritto Civile

Un professionista serio

“Che vuol dire grande avvocato? Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni.
Utile è quell'avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso, che non ingombra l'udienza con la sua invadente personalità, che non annoia i giudici con la sua prolissità e non li mette in sospetto con la sua sottigliezza: proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per grande avvocato.”

Così scriveva il grande Giurista e Avvocato Piero Calamandrei, consegnandoci in poche righe gli strumenti per valutare in modo critico i meriti ed i demeriti degli appartenenti alla classe forense, contro ogni apparenza od esibizione.

Senza avere la supponenza di sentirmi, o peggio definirmi un grande avvocato, posso però garantire di ispirare il mio impegno professionale ai principi sopra enunciati, avendo come obiettivo primario l’interesse del cliente, da perseguire secondo giustizia, con scrupolosità, con la missione di puntare a raggiungere il miglior risultato possibile secondo giustizia, ma con attenzione alla tempistica per approdarvi. Nel diritto civile, declinato in tutte le sue varie aree tematiche, dalla contrattualistica anche internazionale al diritto di famiglia, al risarcimento del danno, ciò si traduce in un approccio dialettico con la controparte, ricercando ove possibile la composizione delle rispettive posizioni e più in generale la trasformazione del conflitto in controversia.

La cosa peggiore che può fare un avvocato è quella di promettere al proprio cliente il sicuro raggiungimento di un risultato, a prescindere da ogni valutazione critica; la migliore è invece quella di riuscire a farglielo conseguire effettivamente al termine di un percorso, sia esso giudiziale o stragiudiziale, ispirato a chiarezza informativa, correttezza, rispetto dell’imprescindibile dato fattuale e normativo. Serietà, impegno, studio scrupoloso; queste sì, sono le cose che posso promettere al cliente.

Diritto penale

L'importanza della strategia

Scriveva Piero Calamandrei: “Niente di male nel crocifisso in aula. Ma non dovrebbe stare dietro le spalle dei giudici. Lì lo vede solo il giudicabile, ed è portato a credere che lo ammonisca a lasciar perdere ogni speranza ( divenendo così simbolo non di fede, ma di disperazione). Andrebbe piuttosto messo ben visibile nella parete di fronte, affinchè i giudici lo considerino con umiltà mentre giudicano e non dimentichino mai che incombe su di loro il terribile pericolo di condannare un innocente.”
E’ inutile negare che in una società come quella contemporanea, complessa e regolata da innumerevoli leggi, non sempre chiare e coerenti, la possibilità di divenire oggetto del processo penale è una eventualità tutt’altro che remota. Più ancora, quella di veder offeso un proprio diritto dall’altrui violazione. Nell’ambito del procedimento penale è quindi essenziale, in un caso come nell’altro, una visione strategica volta a salvaguardare innanzi tutto il bene essenziale costituito dal compendio dei diritti della persona, libertà, onorabilità, salute, tutela del patrimonio, di modo da consentire al soggetto coinvolto, sia esso imputato o persona offesa, di poter affrontare con serenità il procedimento stesso, contribuendo per quanto possibile ad indirizzarne l’esito verso giustizia. Un ruolo quindi tutt'altro che facile quello cui è chiamato il difensore, fatto di professionalità, competenza, ma anche umanità e coraggio.